SCONTRINO ELETTRONICO: PER SEI MESI SENZA SANZIONI
19/06/2019
Multe sospese per sei mesi per chi non si adegua alla nuova direttiva che dal 1° luglio introduce l’obbligo di emettere lo scontrino elettronico per i commercianti con volumi di affari superiori ai 400mila euro. Lo stabilisce un emendamento al decreto Crescita approvato dalle commissioni di Bilancio e Finanze alla Camera.
Un emendamento dell'ultima ora al decreto Crescita ha sospeso le sanzioni per 6 mesi per coloro che non si adeguano al nuovo regime dello scontrino elettronico. Dal 1° luglio infatti, in una misura di contrasto all'evasione fiscale, insieme ai registri di cassa digitali, collegati direttamente con l'Agenzia delle entrate, saranno obbligatori gli scontrini elettronici per i commercianti con ricavi superiori ai 400mila euro annuali. Ma una modifica approvata dalle commissioni di Bilancio e Finanze alla Camera ha concesso una moratoria di sei mesi: fino al 31 dicembre 2019 non ci saranno sanzioni per chi non osserverà l'obbligo di trasmissione telematica dei dati. Dal 1° gennaio 2020, quando lo scontrino elettronico dovrà essere adottato da tutti gli esercizi commerciali, scatteranno anche le eventuali multe per chi continuerà a non adeguarsi alla nuova normativa.
Molti commercianti che devono cambiare i loro registratori di cassa tirano un sospiro di sollievo. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, aveva già chiesto un rinvio del termine per l'entrata in vigore dello scontrino elettronico anche per quei contribuenti con un volume di affari superiore ai 400mila euro, a causa di un "ritardo nell'emanazione dei decreti attuativi e delle possibili difficoltà operative connesse alle problematiche tecniche che le imprese si troveranno ad affrontare nell'adeguamento del parco macchine esistente". In questo modo, anche se non cambiano le date in cui le nuove direttive saranno effettive, i commercianti guadagnano più tempo per mettersi in regola senza incorrere in penalità.
Scontrino elettronico, gli incentivi
Coloro che, nel 2019 o nel 2020, acquisteranno un registratore che consenta di adempiere alla direttiva potranno beneficiare di un bonus fiscale sotto forma di credito d'imposta pari al 50% della spesa fino a 250 euro. Il costo medio di questi nuovi macchinari è di 800 euro, ma c'è anche la possibilità di mantenere il registratore analogico integrandolo con un software specifico in grado di inviare direttamente all'Agenzia delle Entrate il corrispettivo giornaliero di ogni commerciante. Il contribuente potrà poi consultare i dati riguardo al proprio esercizio direttamente nel portale dell'Agenzia. Lo scontrino elettronico potrà anche essere utilizzato dal cliente come garanzia digitale sull'acquisto. In questo modo si potrà semplificare il processo di certificazione di tutte le operazioni fiscali dei negozianti, rendendo di conseguenza più lineare anche la compilazione delle dichiarazioni dei redditi e dell'IVA. Tuttavia, un certo livello di digitalizzazione non è solo funzionale ad una facilitazione della burocrazia, che elimina per di più diversi costi, ma è anche uno strumento di controllo e ostacolo all'evasione fiscale. Con la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi l'Agenzia delle Entrate potrà infatti verificare in tempo reale l'ammontare delle vendite e confrontarle con l'IVA pagata e le altre spese dell'esercizio commerciale.